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Auto, pronti aiuti per 500 mln e una tassa sulle vetture di lusso

di Nicoletta Picchio

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29 Gennaio 2009

Arriverà entro dieci giorni il pacchetto di misure del Governo per affrontare la crisi del settore automobilistico. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola, alle imprese e ai sindacati, nel corso dell'incontro di ieri sera a Palazzo Chigi.

Ancora da definire le risorse a disposizione. Ma sul piatto ci dovrebbero essere più di 300 milioni, la cifra circolata in questi giorni. «Non corrisponde a quello che vogliamo fare, abbiamo in mente provvedimenti incisivi, ma compatibli con la finanza del Paese», aveva detto il ministro, prima di entrare a Palazzo Chigi.

Si discute infatti di una somma almeno fino a 400-500 milioni di euro per una nuova campagna di rottamazione, che porterebbe il bonus a quota 1.400-1.500 euro, più del doppio rispetto alla vecchia rottamazione. Si favorirà l'acquisto di modelli Euro 4 ed Euro 5, in sostituzione di vetture Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, immatricolate fino a dicembre 1999. Ci saranno anche incentivi alla ricerca per i nuovi prodotti meno inquinanti e uno stanziamento per le auto ecologiche. Possibile poi l'introduzione di una sorta di "malus" (di circa 500 euro) sull'immatricolazione per le nuove vetture più inquinanti di grossa cilindrata, ad esempio i Suv. Si potrebbe formare un nuovo bacino di circa 4,5 milioni di vetture delle quali, secondo i costruttori, nel prossimo anno 200-250mila potrebbero essere sostituite con auto ecologiche. Il risultato sarebbe il dimezzamento del calo previsto dal mercato: dal -20 al 10 per cento.

Sarà anche necessaria, ha continuato Scajola nel suo intervento a Palazzo Chigi, un'azione coordinata con l'Europa, perché non ci siano elementi distorsivi del mercato. I dettagli del piano del Governo emergeranno entro la prossima settimana. Nel frattempo sarà attivato un tavolo tecnico tra i produttori nazionali e le parti sociali per monitorare l'andamento del settore. E, come ha detto il vice presidente di Confindustria, Alberto Bombassei, in una seconda fase ci saranno anche incentivi per la componentistica.

Lo scenario è di quelli drammatici: il crollo delle immatricolazioni e degli ordinativi previsto per il 2009 rischia di provocare un calo del Pil nazionale di mezzo punto, con effetti sull'occupazione, secondo Confindustria, con il rischio di 300mila cassintegrati (vedi articolo in pagina). Le stime degli industriali coincidono a grandi linee con quelle indicate ieri al tavolo dal ministro dello Sviluppo, Scajola: gli ordinativi scenderebbero di oltre il 55%, mentre le immatricolazioni scenderebbero di 360mila unità, dopo un andamento negativo del 13,4% nel 2008. Scajola ha ricordato che l'industria dell'auto comprende 2.500 aziende, per lo più nella componentistica, con 165 miliardi di euro di fatturato, e che procura un gettito fiscale di 81 miliardi di euro. È il quadro presentato martedì sera dai vertici del Lingotto al Governo, dove, come ha detto ieri il presidente, Luca di Montezemolo, sono stati forniti dettagli sullo stato dell'intero comparto automobilistico. «È necessario fare presto, perché questo stato di indecisione è molto dannoso per il mercato», ha commentato ieri Montezemolo.

Prima di incontrare le parti sociali, ieri pomeriggio a Palazzo Chigi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha invitato ad una colazione di lavoro tutti i ministri interessati, tra cui Tremonti, Economia, Sacconi, Welfare, Prestigiacomo, Ambiente, Maroni, Interni. Gli stessi che si sono ritrovati di fronte, in serata, i vertici di Confindustria, Marcegaglia e il suo vice Alberto Bombassei, i presidenti delle associazioni confindustriali di produttori di motocicli e componentistica, i leader dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e della categoria dei metalmeccanici.

Ieri la Borsa ha scommesso su una rapida approvazione degli aiuti e ha spinto i titoli Fiat al rialzo del 6,27% a 3,9 euro con scambi per 37,4 milioni di pezzi pari al 3,4% del capitale. «Ci sono state sicuramente delle ricoperture dopo le pesanti perdite delle precedenti sedute - ha commentato un operatore - ma Fiat beneficia anche degli interventi allo studio da parte del Governo». Hanno giovato anche le dichiarazioni di Corrado Passera, numero uno di Banca Intesa, sul sostegno al Lingotto.


Le ricette degli altri Paesi
Al pacchetto da 3 miliardi di euro, già varato a dicembre e comprendente sia un bonus rottamazione da mille euro sia un miliardo di prestiti alle finanziarie di Psa (Peugeot-Citroën) e Renault, potrebbero aggiungersi ulteriori 5-6 miliardi di aiuti
In arrivo un contributo da 2.500 euro per chi rottama un veicolo con almeno 9 anni di vita e ne acquista uno nuovo mantenendone la proprietà almeno per un anno. Il costo atteso è di 1,5 miliardi cui potrebbe aggiungersi un miliardo per garantire i crediti a Opel
Oltre agli 800 milioni destinati a finanziare le imprese che apriranno nuovi stabilimenti produttivi, ci sono le risorse del "Plan vive" del governo Zapatero: bonus da 1.200 euro per chi rottama un'auto vecchia di 10 anni e acquista una vettura ecologica
  CONTINUA ...»

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